Purtroppo può capitare di finire in situazioni impensabili, con il solo intento di migliorare il proprio corpo. Stiamo parlando di tutti quei casi, dopo un intervento di chirurgia estetica, i risultati che sono stati ottenuti non corrispondono effettivamente a quelli previsti e sperati all’inizio.

In queste situazioni, l’unica cosa che si può fare è quella di capire se ci sono i margini per fare richiesta di risarcimenti dei danni subiti oppure quantomeno richiedere un rimborso per tutte quelle spese che sono state sostenute in riferimento all’operazione chirurgica. Si tratta di situazioni molto complesse, dal momento che, in seguito all’intervento chirurgico, possono insorgere delle infezioni e, di conseguenza, ci potrebbe essere bisogno di un’altra operazione o un altro trattamento per sistemare le cose.

In aumento le richieste di risarcimento danni dopo un intervento di chirurgia estetica

Al giorno d’oggi, si effettuano decine e decine di operazioni legate alla chirurgia estetica. Proprio per questo motivo, sono sempre di più non solo le donne, ma anche gli uomini, che sono alla ricerca di chirurghi estetici che siano competenti e validi per poter provvedere alla rimozione di difetti e imperfezioni legati al proprio aspetto fisico.

Se la domanda di questa tipologia di trattamenti continua a crescere, è abbastanza fisiologico e chiaro che sono in aumento anche le richieste di risarcimento correlate ad eventuali errori che vengono eseguiti da chi esegue tali operazioni, oppure che non sono completamente soddisfatti per il risultato che è stato raggiunto.

Quali sono le situazioni da cui nascono le richieste di risarcimento danni

Si tratta di situazioni che si possono tranquillamente considerare alla stregua di un vero e proprio incubo per il paziente. In alcuni casi, infatti, può capitare che un trattamento di chirurgia estetica non vada assolutamente a buon fine, portando a dei risultati così negativi che possono riflettersi anche in modo permanente sul paziente operato, sia dal punto di vista psicologico che fisico.

Stando a quanto viene riportato dalla letteratura scientifica più di spessore, i numeri che si riferiscono ad interventi di chirurgia estetica che non sono andati a buon fine, sono senz’altro preoccupanti. Infatti, basti pensare come fino al 36% di pazienti che affrontano un’operazione di mastoplastica additiva devono sottoporsi nuovamente a un intervento di correzione. Un paziente su cinque che ha fatto una rinoplastica, deve svolgerne un’altra di revisione per provvedere alla correzione dei vari errori che sono stati commessi in precedenza. Gli interventi di blefaroplastica estetica, che in poche parole corrisponde a un’operazione chirurgica che mira a ringiovanire le palpebre, si trasformano in un vero e proprio insuccesso addirittura in tre casi su dieci.

Dando uno sguardo a quelli che sono gli interventi di chirurgia estetica che possono comportare più di frequente delle problematiche, troviamo senz’altro le operazioni per aumentare il volume delle labbra. In questo caso, gli errori che capitano più spesso sono un volume eccessivo, degli sbagli dal punto di vista delle proiezioni o in termini di asimmetria.

Un altro intervento che porta spesso a delle problematiche in termini di risultati è senz’altro la blefaroplastica. Gli errori che vengono commessi più di frequente sono rappresentati dall’asimmetria o delle cicatrici eccessivamente evidenti. Anche nel caso del lifting, si possono verificare delle cicatrici un po’ grossolane, senza dimenticare una tensione della cute troppo marcata oppure insufficiente. In caso di liposcultura, si possono creare per errore degli avvallamenti, si può verificare la vera e propria caduta dei tessuti e dei buchi. In caso di rinoplastica, invece, si possono formare a volte degli avvallamenti, oltre a una serie di irregolarità e asimmetrie. Anche in caso di trapianto di capelli si possono verificare delle problematiche, come ad esempio un’attaccatura del tutto innaturale.

I danni che possono essere subiti dal paziente

Un intervento di chirurgia estetica che viene eseguito in maniera del tutto errata può senz’altro provocare un bel po’ di danni al paziente, e non solo dal punto di vista fisico. Le conseguenze negative, infatti, potrebbero avere ad oggetto pure degli aspetti che non hanno natura patrimoniale. Ovvero, il paziente può essere colpito da stati di sofferenza interiore o mettere a rischio la vita di coppia, così come le attività sociali oppure sul luogo di lavoro.

Per capire quali possono essere i danni di natura non patrimoniale, è bene pensare all’esempio in cui l’intervento chirurgico abbia comportato un sostanziale peggioramento dell’aspetto esteriore del paziente. In tal caso, è chiaro che tale situazione si andrà a riflettere negativamente anche in ambito lavorativo, visto che potrebbe comportare la perdita di varie occasioni di lavoro oppure addirittura il fatto di non poter sfruttare appieno le proprie capacità dal punto di vista professionale.

In riferimento alla richiesta di risarcimento dei danni, diventa di vitale importanza effettuare un’attenta valutazione in merito a ciascuna situazione, approfondendo in modo particolare quelle che sono le caratteristiche fisiche del paziente. Esiste il diritto a essere risarciti i tutti questi casi e, proprio per questo motivo, è necessario controllare con degli esperti professionisti la presenza delle condizioni per poter eventualmente imputare la responsabilità professionale al chirurgo che ha svolto in prima persona l’intervento.

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